Inchiesta Vate, chiesti 8 anni per De Fanis

Otto anni per l’ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis; un anno per Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione Abruzzo Antico; tre anni e nove mesi per Rosa Giammarco responsabile dell’Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo; assoluzione per l’imprenditore Antonio Di Domenica. Sono queste le richieste avanzate questo pomeriggio dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Pescara, Anna Rita Mantini, nel corso della requisitoria per il processo al Tribunale di Pescara, presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine, sulle presunte tangenti nella cultura. Il procuratore aggiunto ha chiesto per l’ex assessore la condanna per tutte le accuse contestate ad eccezione dei reati di abuso e di corruzione, quest’ultimo reato legato alla vicenda dell’imprenditore Di Domenica. Per l’ex assessore De Fanis è stata chiesta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e una multa di 5 mila euro. Per Rosa Giammarco è stata invece chiesta l’assoluzione dalle accuse di concussione e abuso e la condanna per gli altri reati a lei contestati. Per Falone invece Mantini ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di concussione e la condanna per le restanti accuse. Presenti oggi in aula gli imputati e Andrea Mascitti, l’imprenditore dello spettacolo che con la sua denuncia nel 2013 diede il via all’inchiesta, denominata “Il Vate”. Per questa vicenda Luigi De Fanis trascorse quattro mesi agli arresti domiciliari. La sentenza è prevista per il prossimo 19 luglio.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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