Honeywell conferma la chiusura del sito di Atessa

La multinazionale americana Honeywell ha confermato oggi a Roma, in un incontro al Mise, la chiusura dello stabilimento di Atessa, produttrice di turbo compressori, che conta 420 lavoratori piu’ un’altra sessantina di operai di aziende dell’indotto. Lo stesso vertice aziendale si e’ detto disponile a un percorso meno impattante sul piano sociale attraverso il ricorso all’utilizzo di ammortizzatori quali cassa integrazione guadagni, per alcuni mesi, e l’ulteriore incentivo all’esodo dei dipendenti. Disponibilita’ anche a favorire la reindustrializzazione del sito produttivo di Atessa se ci sono imprenditori pronti a rilevarlo.

All’incontro, durato oltre due ore e mezza, hanno partecipato azienda, funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico, Giovanni Lolli, vice presidente della Giunta regionale, le segreterie sindacali territoriali abruzzesi e i rispettivi segretari nazionali Gianluca Ficco (Uilm), Ferdinando Uliano (Fim) e Michele De Palma (Fiom). Nel cronoprogramma per definire la delicata vertenza e fare il punto sulle questioni discusse oggi le parti hanno fissato altri due incontri: il 15 gennaio in sede locale con una discussione con i sindacati e la rsa di fabbrica poi di nuovo al Mise il 30 gennaio. Lo scorso autunno i lavoratori Honeywell avevano scioperato per due mesi con presidio permanente dello stabilimento: finora e’ rientrato al lavoro solo il 60% dei dipendenti con contratti di solidarieta’ in attesa dell’annunciata chiusura. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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