Michele Lombardo confermato segretario generale Uil Abruzzo

La Uil Abruzzo esce dal X Congresso regionale confermando la sua piena fiducia a Michele Lombardo, il segretario generale rieletto per i prossimi anni alla guida del sindacato, insieme ad una segreteria composta da Fabiola Ortolano, Clara Ciuca, Alberto Stampone e Alessandro Roselli, e al tesoriere Alfredo Moschettini.

Al congresso, a Rocca San Giovanni c’era lo stato maggiore della Uil, che non ha fatto mancare supporto e condivisione al termine di un percorso congressuale regionale iniziato a febbraio: dal segretario generale Carmelo Barbagallo ai confederali Guglielmo Loy, Antonio Foccillo e Domenico Proietti, fino all’organizzativo Pierpaolo Bombardieri.

Tanti i punti toccati da Michele Lombardo nel corso della sua relazione. Il ruolo dei corpi intermedi, in primo punto: “Tra me operaio è il mio datore di lavoro il rapporto uno a uno non esiste. Il valore dei corpi intermedi, in particolare quello delle associazioni di rappresentanza dell’intero mondo del lavoro, sono state, sono e continueranno ad essere un pilastro assoluto, non solo per la tutela dei più deboli, ma anche per la salvaguardia della democrazia nel nostro Paese”. Ma quale idea la Uil porta nella società? “La centralità del lavoro come unico strumento di crescita sociale e economica dell’intero sistema, insieme al rilancio delle politiche industriali abbandonate da anni nel nostro Paese, tali da riavviare un percorso virtuoso di crescita di nuovi investimenti nel mondo delle infrastrutture pubbliche e private per cogliere al meglio la nuova sfida legata a industria 4.0”. politiche ancora più urgenti per evitare crisi industriali che, come nel caso della Honeywell, hanno segnato pesantemente la nostra regione, o consentire a settori come l’edilizia di tornare ad essere realmente centrale in una regione che è pur sempre il “più grande cantiere d’Europa”. Niente assistenzialismo, dunque, ma uno Stato che faccia la sua parte con riforme importanti, come quella che cancelli gli errori della Legge Fornero, e del fisco, o che intervenga per rafforzare la sicurezza nei luoghi del lavoro. Venendo all’Abruzzo, per Lombardo “la nostra Regione è ancora attraversata da una fase di ritardo nell’aggancio alla, seppur flebile, ripresa”. Il tutto mentre due terremoti e invernate pesanti hanno appesantito il divario tra costa e zone interne, e l’occupazione, anche se in crescita, non è di qualità perché è segnata da un incremento solo di contratti a termine. Ecco perché, per Lombardo, non sono più tollerabili i ritardi con cui vengono attuati strumenti già approvati, come il Masterplan. Di qui, alcune proposte concrete: “In prima istanza – ha detto – vorremmo che questo nostro Abruzzo dimentichi una volta per tutte il campanile. In una Regione che conta circa 1.350.000 abitanti, un elemento utile alla crescita è proprio l’unità. Per questo per noi è importante giungere ad un sistema universitario, un sistema portuale, una Asl, un consorzio industriale”. Per dare linfa a tutto questo, è necessaria una sterzata anche nel settore del credito: “Riteniamo quindi di dover insistere verso la politica regionale affinché si faccia un osservatorio sul credito alle imprese e alle famiglie, con la fattiva collaborazione di associazioni, banche e dei Sindacati Confederali regionali con le loro strutture di categoria, per elaborare misure e strategie che possano concretamente essere messe in atto”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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