Rapporto Osservasalute, aumenta il consumo di alcol in Abruzzo

In Italia si riduce ancora, anche se di poco, la percentuale dei non consumatori di alcolici (astemi e astinenti negli ultimi 12 mesi), che sono pari al 34,4% (nel 2014 era il 35,6%, nel 2015 34,8%) degli individui di eta’ superiore a 11 anni. E’ quanto si legge nel rapporto Osservasalute 2017, presentato al Policlinico universitario Agostino Gemelli. Il documento precisa che a livello territoriale si rileva un importante incremento dei non consumatori in Abruzzo, Calabria e Piemonte; la percentuale e’, invece, diminuita in Puglia (-4,8 punti percentuali), Valle d’Aosta (-4,7 punti percentuali) e Friuli Venezia Giulia (-3,5 punti percentuali) dove, tra il 2014 e il 2015, si era registrato un incremento significativo Le variazioni segnalate sono confermate anche tra gli astemi in Abruzzo (+4,6 punti percentuali) e in Puglia (-4,7 punti percentuali), oltre alla Calabria in cui si registra un incremento di individui che non hanno mai consumato bevande alcoliche nella vita pari a +4,5 punti percentuali. La prevalenza di consumatori a rischio, nel 2016, e’ pari al 23,2% per gli uomini e a 9,1% per le donne. Il dato e’ rimasto pressoche’ stabile rispetto al 2015 sia a livello nazionale che regionale, ad eccezione della PA di Bolzano dove i valori dei consumatori a rischio sono aumentati di 4,7 punti percentuali nelle donne. Per quanto riguarda invece il numero di fumatori, si legge ancora, rispetto agli anni precedenti in cui si registrava un calo (nel 2010 fumava il 22,8% degli over-14, nel 2011 il 22,3%, nel 2012 il 21,9% e nel 2013 il 20,9%), l’ultima edizione del Rapporto evidenzia un assestamento della quota dei fumatori. Erano circa 10 milioni e 430 mila nel 2016 (nel 2015 erano 10 milioni e 300 mila), poco piu’ di 6 milioni e 300 mila uomini e poco piu’ di 4 milioni e 100 mila donne. Si tratta del 19,8% della popolazione di 14 anni e oltre. Il numero di coloro che fumano e’ rimasto pressoche’ costante a partire dal 2014. Il numero medio di sigarette fumate al giorno continua a diminuire in un trend continuo dal 2001, da una media di 14,7 sigarette nel 2001 a 11,5 del 2016, una variazione che conferma la tendenza alla riduzione di tale abitudine. Rispetto al 2015 vi e’ una sostanziale stabilita’; infatti, si e’ passati da 11,6 sigarette fumate in media al giorno a 11,5 sigarette nel 2016. La piu’ alta prevalenza di fumatori si continua a registrare in Campania (23,4% della popolazione di 14 anni e oltre), seguita dell’Umbria (22,8%) e dalla Basilicata (21,5%). La Calabria, invece, registra la piu’ bassa prevalenza di fumatori di sigarette (15,9%), seguita dal Veneto (16,2%). Rispetto alla tipologia comunale, definita sia in termini di ampiezza demografica che in base all’appartenenza al centro o alla periferia di una area metropolitana, si evidenzia una percentuale superiore di fumatori nei Comuni grandi, sia del centro che della periferia dell’area metropolitana (rispettivamente, 21,2% e 22,4%). Fumano sempre piu’ gli uomini delle donne: nel 2016, si mantiene la differenza evidenziata negli anni precedenti di quasi 10 punti percentuali: 15,1% di donne di 14 anni e oltre dichiara di fumare sigarette vs 24,8% di uomini di pari eta’. Differenze ancora piu’ marcate si registrano tra gli ex-fumatori: 29,0% tra gli uomini over 14 anni vs 16,6% delle donne. Le fasce di eta’ che risultano molto critiche, con differenze rispetto al valore medio maggiore, per gli uomini sono, nel 2016, quella dei giovani tra i 25-34 anni e i 35-44 anni in cui, rispettivamente, il 33,5% e il 32,2% degli over 14 anni si dichiarano fumatori e le classi di eta’ 20-24 anni e 55-59 anni per le donne per le quali il 19,9% e il 20,4% si dichiarano fumatrici. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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