Vendemmia, in Abruzzo il calo è del 30 per cento

I cambiamenti climatici su scala globale e la siccita’ lasciano il segno anche sulla vendemmia in corso che dovrebbe attestarsi sopra i 40 mln di ettolitri, confermando peraltro il primato produttivo mondiale dell’Italia davanti a Spagna e Francia. Le stime vendemmiali, presentate da Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea per l’Osservatorio del Vino, prefigurano una perdita media del 26,1%, con punte di flessione in Valle d’Aosta (-32,5%), e al Centro-Sud e isole: Toscana -32,5%, Umbria -35%, Lazio -32,5%, Abruzzo -30%, Puglia – 30%, Basilicata -32%, Sicilia -35%, e Sardegna -35%. Non va meglio ai nostri diretti concorrenti. I vignerons francesi, ha detto Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comite’ Europe’en Entreprises Vins (Ceev), si fermano a quota 37,2 mln di ettolitri in calo quest’anno del 18%, e in flessione costante (-17%) negli ultimi cinque anni. La Spagna produrra’ 35 mln ettolitri mentre la vendemmia in Germania si dovrebbe attestare a 8,1 mln di ettolitri, in calo del 10%. In controtendenza il Portogallo che vede crescere del 10% la raccolta d’uva per un totale di 6,6 mln di ettolitri. Tra i principali competitor nel mondo, nel 2017 produzione di vino stabile negli Usa; Australia +5%; Sud Africa +1,4%; Cile -10%; Argentina +10%.  Il dg dell’Ismea Raffaele Borriello ha richiamato “attenzione alle polizze assicurative contro i rischi climatici anche per il settore vino. Un appello raccolto dal parlamentare Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura della Camera: stiamo lavorando a una risoluzione per le assicurazioni nel comparto vitivinicolo, ha annunciato. Nel 2016 il fatturato del settore Vino ha, secondo dati Uiv-Ismea, raggiunto i 12,8 miliardi di euro, valore che rappresenta il 9,7% del fatturato totale dell’industria alimentare.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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