Vertenza Honeywell, no alla cassa integrazione

Il ministero del Lavoro ha bocciato la cassa integrazione richiesta per i circa 400 lavoratori della Honeywell di Atessa dopo l’accordo del 16 febbraio, sottoscritto al Mise, per la chiusura dello stabilimento di turbo compressori che la multinazionale ha trasferito in Slovacchia. Lo rende noto la Fiom Cgil. “Un fatto gravissimo – commenta il segretario provinciale Fiom di Chieti Davide Labbrozzi – che espone i lavoratori al rischio di licenziamento immediato dal primo giugno. Con Fim e Uilm manifesteremo davanti al Mise lunedì 28 maggio alle 10. E’ un atto scellerato che contrasteremo con forza”. Nell’accordo l’azienda si era impegnata a evitare i licenziamenti, prospettati dal 2 aprile, predisponendo il mantenimento di un’attività e l’utilizzo di cassa integrazione straordinaria fino a febbraio 2019. Tra i punti positivi dell’accordo la concessione a titolo gratuito del capannone a un’azienda interessata o affidata a un advisor per la ricerca di imprese pronte a rilevare lo stabilimento.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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