Il flop della Casellati.

 

Il flop della Casellati.

Sembrava che l’accordo tra Centro Destra e Movimento 5 Stelle fosse stato raggiunto sulla base di un rapporto duale tra Di Maio e Salvini. Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero fornito un appoggio esterno avendone in cambio qualche ministro di area ma Berlusconi ha fatto saltare tutto non accettando di essere tenuto fuori dalle trattative. Questa soluzione sembrava la più praticabile dal momento che Di Maio non poteva far digerire al suo elettorato un rapporto diretto con Berlusconi, dipinto come un pregiudicato dalla vita immorale. L’ex Cavaliere sembrava aver accettato di dover fare un passo di lato tanto che Matteo aveva rassicurato Luigino; poi all’improvviso il dietro front. Come mai? Forse Berlusconi non si fidava delle promesse ricevute a riguardo della tutela delle sue aziende, o forse voleva far saltare l’accordo perché punta ad un governo del presidente. Un governo tra Centro Destra e Grillini potrebbe durare anche molto a lungo mentre un governo del presidente non andrà oltre le elezioni europee del prossimo anno. Ma non teme le elezioni Berlusconi? Evidentemente ritiene che recuperando l’agibilità politica e potendosi candidare potrebbe arrestare il trend negativo e addirittura recuperare. Ritengo che i suoi consiglieri ed in particolar modo Gianni Letta lo abbiano messo sull’avviso che un accordo in cui avrebbe avuto un ruolo marginale avrebbe accelerato l’OPA ostile della Lega su Forza Italia. A questo punto Salvini ha cercato di ottenere il pre incarico con il favorevole appoggio di Berlusconi che promette di trovare in Parlamento i voti mancanti per ottenere la fiducia. In realtà il Centro Destra è più diviso che mai e forse è questo per ora il miglior successo conquistato da Di Maio, ma una rottura non è imminente e Salvini non ha alcun interesse a fare la prima mossa

Colpi bassi tra Berlusconi e Di Maio

Lo scontro tra i due duellanti ha raggiunto una intensità molto elevata. Berlusconi ha perso il suo autocontrollo arrivando ad offrire ai Grillini il ruolo di lava cessi presso Mediaset e ne ha gravemente criticato l’elettorato. Di Maio prendendo spunto dalla sentenza di Palermo, che è una sentenza di primo grado, ha definito Berlusconi come contiguo alla mafia. Non ci sono interessi reciproci da tutelare, ne toni diplomatici da mettere in campo per recuperare un minimo di rapporti al punto in cui siamo arrivati.

Le prossime mosse di Mattarella

Dopo le riflessioni del fine settimana come si muoverà Mattarella? E’ molto probabile che il prossimo esploratore sarà Fico. Se il Presidente della Camera avesse successo potrebbe addirittura sfilare a Di Maio il ruolo di Presidente del Consiglio. Tutto dipende da cosa ha in mente Renzi. Dal momento che detiene il controllo sulla maggioranza dei gruppi parlamentari un governo senza il suo assenso è impossibile. Potrebbe chiedere notevoli cambiamento al programma penta stellato, avere ministri di area, pretendere un premier gradito ai 5 Stelle ma non proveniente dalla loro area. Avrebbe inoltre la possibilità di far cadere il governo e andare alle elezioni quando se ne presentasse una favorevole opportunità; questo schema ha però un lato negativo. Tenere all’opposizione una coalizione di Centro Destra che ha ottenuto il 37% dei suffragi ed è ben radicata nella parte più produttiva del paese potrebbe essere pericoloso. Certamente il PD andrà a sedersi al tavolo con Fico, ma potrebbe anche giocare il ruolo che fu di Grillo con Bersani.

La estrema ratio

Se anche il secondo esploratore fallirà difficile che Mattarella conferisca un pre incarico a Salvini o a Di Maio. Domenica in Molise il candidato 5 Stelle vincerà a mani basse ma quale sarà il rapporto di forze tra Berlusconi e Salvini? Il 4 marzo era finita 14 a 8, vedremo, e vedremo con più interesse cosa accadrà in Friuli. Se il crollo di Forza Italia fosse eclatante tra le truppe Berlusconiane potrebbe scatenarsi il si salvi chi può e con un consistente passaggio di deputati e senatori al gruppo della Lega, un governo con i 5 Stelle potrebbe tornare di attualità. Altrimenti la cosa più probabile è il tentativo di costruire un governo del presidente con un primo ministro proveniente forse dai presidenti Emeriti della Corte Costituzionale , con il compito di modificare la legge elettorale, definire il documento Di Economia e Finanza, dare una partecipazione di rilievo alle riunioni che l’Unione Europea ha in calendario per giugno, ed infine gestire le operazioni di voto della prossima primavera. C’è però un grande interrogativo sui voti di chi potrebbe reggersi questo governo?

di Achille Lucio Gaspari

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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