Nuova Pescara, il centrodestra chiede di rinviare al 2024

“La Nuova Pescara non potrà mai nascere entro il primo gennaio 2022: dopo aver infatti perso altri sei mesi di tempo tra candidature, elezioni e attività senatoriali, è evidente che la legge per l’accorpamento dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, non potrà mai completare il proprio iter per quella data sovrapponendosi a nuove elezioni comunali e regionali. Per questa ragione chiediamo sin d’ora di far slittare la scadenza ultima al primo gennaio 2024 per dare vita alla nuova entità amministrativa”. Lo hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa i consiglieri comunali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Pescara Futura e Lega. Presenti Marcello Antonelli, Luigi Albore Mascia ed Eugenio Seccia per Forza Italia, Vincenzo D’Incecco per la Lega, Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore per Fratelli d’Italia. “Nel frattempo – spiegano – vanno risolti i problemi, a partire dall’assenza della dotazione finanziaria che, necessariamente, per i primi dieci anni dovrà accompagnare la crescita del Comune e che dev’essere pari almeno a 1milione 800mila euro l’anno, cifra ben lontana dai 300mila euro previsti dal Pd. La richiesta di slittamento formulata da tutta la coalizione di centro-destra approderà domani nella Commissione Consiliare regionale che tornerà a riunirsi sul tema, attraverso la voce del Capogruppo di Forza Italia alla Regione, Lorenzo Sospiri, l’unico eletto del centrodestra quale figura di riferimento per i tre comuni interessati dal provvedimento”. “Il dibattito sulla istituzione della Nuova Pescara, che ha animato la fine del 2017, ha subito un fermo biologico di ben sei mesi, supponiamo per i troppi impegni del Presidente-Senatore. Domani però si ricomincia e il Pd – ha detto il Capogruppo di Forza Italia Antonelli – torna in Commissione regionale con alcune proposte di modifica del testo del 2016, proposte che solo in parte accolgono le richieste avanzate dal Comune di Pescara e che dunque anziché migliorare la situazione, rischiano di creare danni legislativi più grandi perché la legge formulata non è chiara e non determina in modo assoluto alcuni passaggi legislativi e amministrativi che devono portare alla costituzione del comune ‘Nuova Pescara’. Innanzitutto sembrerebbe accolta la proposta del Comune di Pescara circa lo slittamento al primo gennaio 2022 della costituzione del nuovo comune, piuttosto che primo gennaio 2019. Tuttavia quella data, pure suggerita dal centrodestra, andava bene se lo scorso autunno fossimo subito entrati nella fase operativa, e invece sono passati altri sei mesi buttati all’aria e ora è troppo tardi: tra qualche settimana si aprirà formalmente la campagna elettorale per la Regione dove si voterà a luglio piuttosto che a settembre che significa una sostanziale stasi legislativa da parte della Regione”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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