Studio Cresa, in Abruzzo le donne sono piu’ longeve 

In Abruzzo, come nel resto del Paese, le donne sono piu’ longeve degli uomini: le bambine nate nel 2015 hanno un’aspettativa di vita di 84,6 anni, i bambini di 80,2, le 65enni di 22 anni e i 65enni di 18,9, valori tutti allineati o lievemente superiori a quelli medi nazionali. Negli ultimi anni si assiste ad una riduzione del divario di genere dovuto ad un allungamento della vita alla nascita degli uomini piu’ consistente di quello delle donne. Emerge dal report ‘ABruzzESi’, serie di studi del Cresa che indaga su molteplici aspetti della societa’, in termini di benessere e crescita. Migliora nel complesso, grazie agli enormi progressi della medicina, la qualita’ della sopravvivenza, rileva l’indagine, ma nella popolazione adulta e anziana, soprattutto nella componente femminile, resta lungo il periodo medio di vita affetta da problemi di salute e da limitazioni funzionali nelle attivita’ quotidiane. Per i nati nel 2015 si prevede un periodo non in buona salute che equivale a piu’ di un quarto (uomini) e a circa un terzo (donne) della vita. Per i 65enni, maschi e femmine, l’aspettativa di vita con limitazioni funzionali e’ pari a piu’ della meta’ degli anni che restano loro da vivere. La qualita’ della sopravvivenza in Abruzzo mostra tra il 2009 e il 2015 un miglioramento della componente femminile e un aumento del periodo con limitazioni funzionali della componente maschile. I valori regionali del 2013 della mortalita’ per tumore, letti di per se’, evidenzia il Cresa, non sono allarmanti: nel 2013 sono morti per tale causa 8,6 maschi adulti e 6,9 femmine adulte ogni 10mila residenti di pari eta’ e genere, valori assai inferiori alla media nazionale (9,7 e 7,6 per 10mila) e a tutte le ripartizioni italiane. Ad essere allarmante e’ l’andamento del tasso di mortalita’ per tumori nel medio periodo: a fronte di una media nazionale in decremento, in Abruzzo quello maschile si contrae meno e quello femminile aumenta.

Le demenze e malattie del sistema nervoso hanno provocato nel 2013 28,5 vittime tra gli anziani e 27,5 tra le anziane ogni 10mila residenti. Anche per la mortalita’ per demenze e malattie del sistema nervoso, piu’ accentuata nelle regioni come l’Abruzzo in cui si assiste ad un invecchiamento particolarmente rapido della popolazione, la prospettiva a medio termine e’ preoccupante, piu’ per le donne che per gli uomini. L’Abruzzo si conferma virtuoso per la decrescente mortalita’ giovanile per accidenti di trasporto (0,7 per diecimila tra i ragazzi e 1,0 per diecimila tra le ragazze contro una media nazionale del 1,1 e 0,3 per diecimila), con un calo dal 2006 consistente superiore nel complesso a tutte le altre regioni. Gli accidenti di trasporto tuttavia restano la principale causa di morte per i ragazzi e la seconda, dopo i tumori, per le ragazze. La percezione della salute fisica, in Abruzzo come nel resto del Paese, e’ migliorata e, al contrario, e’ peggiorata assai piu’ che nella media nazionale, quella della salute psicologica. Gli uomini hanno un’opinione sul loro stato di salute fisica e psicologica migliore delle donne (fisica: 51,8 contro 50,8; psicologica: 50,0 contro 48,1). Fumo (uomini: 28,5%; donne: 15,1%), consumo a rischio di alcolici (uomini: 24,7%; donne: 7,7%), sovrappeso (uomini: 57,7%; donne: 36,7%), mancanza di attivita’ fisica (uomini:36,9%; donne: 45,1%), consumo di adeguate porzioni giornaliere di vegetali (uomini: 9,2%; donne: 15,2%). Il quadro abruzzese, afferma il Cresa, e’ prevalentemente a tinte fosche, con valori migliori della maggior parte delle altre regioni solo per i comportamenti a rischio nel consumo di alcolici e, nella componente femminile, per la diffusione del fumo. “‘ABruzzESi’ – afferma il presidente del Cresa, Roberto Di Vincenzo – e’ un’ulteriore prova dell’appassionato spirito di servizio che il Cresa da quasi 50 anni dimostra nei confronti dell’Abruzzo. Con ABruzzESi il Cresa apre, con un linguaggio chiaro e semplice, trattando argomenti di interesse comune oltre che specialistico, la propria attivita’ non piu’ solo o prevalentemente agli esperti e agli addetti ai lavori, ma ai cittadini tutti, abruzzesi e non, a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra regione”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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