Teramo, cade la giunta Brucchi e si torna al voto

Il consiglio comunale di Teramo e’ sciolto. Diciotto consiglieri comunali, 11 dell’opposizione e 7 di Futuro In e Civica Al Centro per Teramo hanno presentato le proprie dimissioni dinanzi al vicesegretario generale del Comune, Fulvio Cupaiolo, determinando cosi’ il venir meno del numero minimo di componenti per l’attivita’ amministrativa. Dunque, anche se con posizioni diverse e polemiche all’interno, questo eterogeneo gruppo ha retto senza ripensamenti dell’ultima ora e, come annunciato all’indomani del rinvio al 7 dicembre del consiglio straordinario, si sono presentati puntuali all’ appuntamento fissato per mezzogiorno al protocollo comunale. Alla firma mancavano i soli consiglieri Paola Cardelli, indipendente, e Milton Di Sabatino, presidente del consiglio comunale ed esponente di Futuro In (gruppo di maggioranza relativa che fa capo al vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Gatti), impegnato fuori citta’ questa mattina. Teramo e’ ancora in piena emergenza dopo i terremoti degli scorsi mesi. 

“Da qualche ora non sono piu’ sindaco della Citta’ di Teramo. Dopo otto lunghi anni finisce l’impegno per la mia citta’, impegno forte, onesto, serio, sempre nell’ interesse del territorio. Finisce nel modo in cui non avrei mai pensato potesse finire: con un tradimento”. Lo scrive su Facebook l’ormai ex sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi (centrodestra), dopo le dimissioni di 18 consiglieri comunali, tra cui anche nelle fila della sua area politica. “Esco a testa alta consapevole di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilita’ per onorare il mandato datomi dai cittadini che ringrazio tutti per avermi supportato ed anche per avermi criticato. La cosa piu’ difficile e’ stato spiegare a mio figlio Filippo perche’ il suo papa’ non e’ piu’ sindaco”, scrive ancora Brucchi. Il suo era il secondo mandato dopo l’elezione del giugno 2014 quando vinse al ballottaggio, con il 51,52%, contro il 48,48% di Manola Di Pasquale (Pd e Lista Civica Teramo Cambia). Ballottaggio al quale si arrivo’ con uno scrutinio bis che riconfermo’ il risultato del primo turno.

 “Oggi si scrive la fine definitiva di uno spacciato ‘modello Teramo’ che ha gia’ fallito in Regione e che adesso termina definitivamente la sua supposta esistenza proprio da dove era nato, ovvero il Comune di Teramo. La fine anticipata dell’amministrazione Brucchi, anche ad opera dei suoi stessi fautori, non salva nessuno di coloro i quali sono stati attori di un lungo periodo del centrodestra a Teramo. Si apre una fase nuova che vedra’ il Pd protagonista della nuova stagione”. A sostenerlo e’ il consigliere regionale e presidente dell’assemblea regionale del Pd, Camillo D’Alessandro.

 “E’ un triste epilogo quello dell’Amministrazione Comunale di Teramo, che chiude definitivamente quello che giustamente e’ stato definito il -Modello Teramo-” cosi’ il deputato di Fi, Fabrizio Di Stefano, ha commentato la notizia dello scioglimento del consiglio comunale di Teramo dopo che, questa mattina, diciotto consiglieri comunali hanno presentato le proprie dimissioni, facendo venir meno il numero minimo di componenti per l’attivita’ amministrativa. “E’ una sconfitta per tutta la classe politica del Centrodestra e per Forza Italia in particolare – ha continuato Di Stefano -. Ognuno di noi, me per primo, in quota parte deve sentirsi responsabile; senza voler imputare a nessuno specifiche colpe, si e’ perso forse quel senso di responsabilita’ verso i nostri elettori che avrebbe dovuto indurre i rappresentanti teramani a comportarsi diversamente. E’ chiaro che nelle sedi opportune una riflessione piu’ approfondita andra’ fatta e, forse, andava fatta gia’ in precedenza. Ma quello che tutti dobbiamo capire e’ che prima di ogni altra cosa dobbiamo cercare di spiegare a quegli elettori che quattro anni fa avevano dato la loro fiducia al Centrodestra e a Forza Italia”. 

 “Oggi finisce il ‘Modello Teramo’ e la nostra citta’ viene liberata dal centrodestra, incapace ormai di governare. I cittadini devono capire che, alle prossime elezioni, che si svolgeranno nella primavera 2018, dovranno scegliere una classe politica nuova, onesta e volenterosa, capace di cambiare radicalmente questo modo di fare politica”. Lo dice il consigliere comunale dei 5 stelle a Teramo, Fabio Berardini. “Le casse del Comune sono in una situazione disastrosa, basti pensare che non vengono pagate le bollette della luce dal mese di luglio, ed il Commissario dovra’ porre rimedio a tutti i debiti lasciati da Brucchi”, conclude il pentastellato. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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